La composizione corporea di una persona è un indicatore molto preciso del suo stato di salute. In passato, a partire dal XIX secolo, la si valutava attraverso metodologie invasive ed anche un po’ imbarazzanti per il paziente. Oggi però esiste un metodo chiamato bioimpedenziometria o semplicemente bia.

Questa tecnica di valutazione della composizione corporea, già usata negli anni ’70, di recente è diventata uno strumento diffusissimo tra tutti i professionisti del settore medico- nutrizionale, anche quelli specializzati nella cura delle patologie renali.

La ragione è più semplice di quanto i termini complicati della medicina possano suggerire.

La composizione del corpo umano cambia con l’età, il sesso, le condizioni fisiologiche e anche le patologie di cui una persona soffre.

Le variazioni della massa magra e grassa nel tempo, e delle percentuali di acqua, possono dire molto sull’andamento della malattia renale e sul funzionamento di una determinata terapia prescritta.

La composizione corporea ed i fattori di rischio di malattia cronica

cuore prevenzione malattie croniche

Un’analisi dei parametri fisici può aiutare anche a prevenire le patologie croniche.

Ancora prima che emerga la nefropatia, alcune caratteristiche di un individuo possono permettere di predire se potrà contrarre o no una malattia cronica in futuro.

Fra questi caratteri c’è, appunto, anche la composizione corporea. La sua valutazione consente di individuare il rischio di diabete mellito di tipo 2, di ipertensione, di patologie cardiovascolari e respiratore.

Queste sono tutte condizioni collegate, in un modo o nell’altro, alle malattie renali.

Cosa misura la bioimpedenziometria nello specifico?

bioimpedenziometria

L’esame bioimpedenziometrico è un test che in maniera semplice, in pochi minuti, ed in modo assolutamente non invasivo, consente la misurazione accurata ed obiettiva della composizione corporea.

Va a stimare, attraverso quattro elettrodi non fastidiosi, la percentuale di acqua corporea totale (anche detta tbw – total body water), di massa magra, cioè muscoli ed organi e di massa grassa.

In parole povere, permette quindi ottenere dati rilevanti sulle condizioni di idratazione di un individuo. In più, consente anche un calcolo molto specifico dei bisogni nutrizionali e calorici di una persona, totalmente personalizzati.

Per questo è preziosa, quando non essenziale, per il monitoraggio delle persone con una nefropatia.

Impedenziometria si, impedenziometria no. Quando effettuare questo genere di analisi della composizione corporea

Un difetto piuttosto rilevante del test bia è il costo elevato delle strumentazioni per effettuarla che spesso vanno ad aumentare il prezzo della visita con il nutrizionista o dietista che ha in cura il paziente.

In più, non tutti i tecnici abilitati possiedono il macchinario per effettuarla. Ciò non vuol dire che non siano bravi terapeuti.

Esistono altre tecniche meno rapide ma altrettanto valide.

composizione corporea - circonferenza

Tra queste la plicometria o la stima delle circonferenze, per effettuare comunque la valutazione della composizione corporea e tenere sott’occhio le condizioni di salute.

La bioimpedenziometria è insomma solo una delle analisi, più moderne capaci di facilitare e rendere più rapida la cura.

E’ da effettuare o in casi gravi o se si desidera, anche a ragione, una valutazione precisa e personalizzata della propria condizione di salute.

A cura di Attilio di Benedetto

Adattamento del testo Maria Rinaldi Miliani