Gran parte delle malattie renali si possono comportare come “killer silenziosi”: operano indisturbate, senza sintomi, per anni e, quando i loro effetti si rivelano, può essere tardi per correre ai ripari. L’attenzione nei loro confronti è dettata dall’esigenzadi prevenire l’insufficienza renale cronica e di ridurre il rischio cardiovascolare, che aumenta sensibilmente già in presenza di un’insufficienza renale lieve.

Non possiamo dunque pensare che i nostri reni siano indistruttibili, o peggio che non meritino alcuna considerazione; non dobbiamo però nemmeno pensare che le malattie renali siano sempre una trappola mortale.

Se la diagnosi è precoce, le cure possono essere molto efficaci. Una guarigione è frequente. In ogni caso l’evoluzione della malattia può essere sensibilmente rallentata.

Che cosa fare dunque per scoprire in tempo le lesioni renali?

Innanzitutto stare attenti ai segni che ne possono indicare la comparsa. Ecco i principali:

  • Emissione di urine di colore scuro (sino ad un color “coca cola”) o rosso sangue, o con cattivo odore. Anche la formazione di molta schiuma può avere un significato di anormalità
  • Aumento notevole del volume urinario, specialmente nelle ore notturne, e presenza persistente di sete
  • Edemi, agli arti inferiori o diffusi
  • Aumento dei valori della pressione arteriosa oltre i limiti massimi di normalità
  • Dolori in sede lombare (sino a vere e proprie coliche), senso di peso in sede renale non riferibile a lombosciatalgia
  • Anemia inspiegata, stanchezza, malessere importante senza apparente motivo
  • Bruciori ad urinare, febbre (specie se con brividi), necessità di minzioni frequenti.

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